"Il racconto è un'arte che richiede la più rigorosa attenzione per il reale - che si scriva un racconto naturalistico o fantastico. Voglio dire che partiamo sempre da quel che esiste o che è altamente verosimile. Anche quando si scrive narrativa fantastica la base giusta da cui partire è la realtà. Graham Greene ha detto che non riuscirebbe mai a scrivere: "Me ne stavo su un abisso senza fine" perché non potrebbe essere vero, né: "Correndo giù per le scale saltai su un taxi" perché neanche questo lo sarebbe. Mentre Elizabeth Bowen può scrivere di un suo personaggio femminile: "Si agguantava i capelli come se vi sentisse urale qualcosa in mezzo" perché questo, sì, è altamente verosimile."
Flannery O' Connor