Quando leggo un libro, da un po' di tempo a questa parte, ho l'abitudine di fare un orecchio alle pagine che contengono una frase o un brano interessante (lo so, si rovinano, ma se lo segno con il lapis, non lo ritrovo più; e poi i libri bisogna viverli, non si possono lasciar lì in mostra in libreria). Con Estinzione, e con gli altri di Bernhard, ho dovuto a un certo punto fermarmi perché il libro era tutto pieghettato. Ho dovuto anche smettere di leggerlo perché non potevo non scrivere come lui (lo so, non al suo livello). Mi aveva pervaso la mente, questo autore austriaco, sempre incazzato con gli austriaci, e i tedeschi in genere, ossessivo, ironico, esagerato, come dice lui stesso a pagina 464 di questo straordinario libro. "In questo fanatismo dell'esagerazione ho sempre trovato appagamento. Talvolta quel fanatismo dell'esagerazione, quando riesco a farne un'arte dell'esagerazione, è la sola possibilità possibilità per salvarmi dalla miseria della mia disposizione d'animo, dal mio tedio spirituale. Ho educato a tal punto la mia arte dell'esagerazione che a buon diritto posso definirmi il più grande artista dell'esagerazione che io conosca. Non ne conosco un altro."
mercoledì 16 gennaio 2008
Bernhard - Estinzione
E' il tentativo di ricostruire un passato al tempo stesso individuale e collettivo, non per conservarlo, bensì per liquidarlo, estinguerlo una volta per sempre. Commedia umana dell'Austria contemporanea, Estinzione è al tempo stesso commedia dell'arte con i suoi personaggi esilaranti, buffoneschi. A spezzare la tensione più intollerabile una comica ambiguità disseminata fra le pieghe del romanzo fa da contravveleno, producendo un amalgama di cupezza ed euforia che è contrassegno inconfondibile di Bernhard. (IBS)
In ordine sparso, alcune delle sue numerose opere:
Estinzione
Il freddo
Il respiro
La cantina
Antichi maestri
L'origine
Un bambino
Perturbamento
Il nipote di Wittgenstein
Il soccombente
Pubblicato da silviodulivo
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10 commenti:
Hai tralasciato la usa opera prima e di granlunga più importante: "Masturbazione"
Hivander, il disturbatore della quiete pubblica
Silvio
La quiete è uno stato insopportabile.
Non posso dire niente, non ho mai letto Bernhard. Leggerò sicuramente "Masturbazione". Ma chi sarà questo hivander che spazia così disinvolto da un tema all'altro e non sopporta la quiete?
Credo che sia un uomo intelligente e colto (e rompipalle), a cui piace la critica feroce, vuol sempre dire la sua, magari anche uscendo dal tema (vedi gli interventi nel blog di stranistranieri), si sa prendere in giro e gli piace prendere in giro, anche se a volte gli altri se la prendono, senza capir bene con chi hanno a che fare.
Silvio
Bravo Silvio, fai bene a parlare di libri come questo, la gente comunque continua a preferire Fabio Volo.
Viola
Viola: Il fantasma dell'Opera
Non ci posso far niente, cara violafantasmadellopera, se la gente preferisce Fabio Volo agli scrittori veri, che piacciano o non piacciano, ma almeno scrittori veri.
Silvio
Con gran pena per Viola...
Che cosa hai voluto dire?
Viola
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