mercoledì 26 marzo 2008

Saramago - Cecità

Come spesso in Saramago (portoghese, premio Nobel per la letteratura). Punto di partenza inverosimile: un'epidemia di cecità; storia: senza luogo, senza tempo; l'uomo: il suo comportamento, i suoi pensieri, fino a che punto degrada.
Pochi punti e molte virgole. Nessun punto interrogativo. Frasi lunghe. Qualche aforisma da incorniciare.
Il miglior Saramago. "Cecità" dicono che sia il capolavoro. Io aggiungo: uno dei tanti. Il Vangelo secondo Gesù Cristo, Tutti i nomi, La zattera di pietra, Le intermittenze della morte.
Due scampoli di Cecità.
"... se prima di ogni nostro atto ci mettessimo a prevederne le conseguenze, a considerarle seriamente, anzitutto quelle immediate, poi le probabili, poi le possibili, poi le immaginabili, non arriveremmo neanche a muoverci dal punto in cui ci avrebbe fatto fermare il primo pensiero"
"... il primo cieco ha già detto alla moglie, con voce sussurrata, che uno dei ricoverati è quel furfante che gli ha portato via la macchina, Pensa un po' che coincidenza, ma, siccome intanto ha saputo che il povero diavolo sta male per quella ferita alla gamba, ha avuto la generosità di aggiungere, Come castigo, basta. E lei, per la gran tristezza di essere cieca e la gran gioia di aver recuperato il marito, la gioia e la tristezza possono fondersi, non sono come l'acqua e l'olio, non si è neanche ricordata di quanto aveva detto due giorni prima, che avrebbe dato un anno di vita perché il mascalzone, parole sue, diventasse cieco."
Chi potrebbe leggere Cecità: chi legge molto, chi ama le storie surreali, chi riflette mentre legge, chi va oltre la dicotomia "scorre/non scorre" In una città qualunque, di un Paese qualunque, un automobilista è fermo al semaforo, in attesa del verde, quando si accorge di perdere la vista. All'inizio pensa si tratti di un disturbo passeggero, ma non è così. Gli viene diagnosticata una malattia sconosciuta: un "mal bianco" che avvolge le vittime in un candore luminoso, simile a un mare di latte. Non si tratta di un caso isolato: è l'inizio di un'epidemia che colpisce progressivamente tutta la città e l'intero Paese. I ciechi vengono rinchiusi in un ex manicomio e costretti a vivere nel più totale abbrutimento da chi non è stato ancora contagiato.
Di Saramago è stato pubblicato, tra l'altro:
Manuale di pittura e calligrafia
Una terra chiamata Alentejo
Memoriale del convento
L'anno della morte di Ricardo Reis
La zattera di pietra
Storia dell'assedio di Lisbona
Il Vangelo secondo Gesù Cristo
Tutti i nomi
La caverna
L'uomo duplicato
Saggio sulla lucidità
Le intermittenze della morte
Oggetto quasi
Il racconto dell'isola sconosciuta

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