sabato 13 settembre 2008

San Salvi / 18

Piccola escursione in un altro ex-manicomio.
Pistoia, Ville Sbertoli.
La foto sopra è presa dal sito di Enrico Tomasi, il cui reportage è all'indirizzo:
Ho qui in casa le fotocopie di tre cartelle cliniche "trafugate" da una mia amica nell'ex-manicomio. In realtà non ha dovuto far altro che chinarsi in terra a raccoglierle. Dev'essere un po' trascurato l'archivio! Tutti possono entrare, mi si dice, e prendere quello che vogliono.
B.L. , nato e domiciliato a Forlì, di anni 49, coniugato, maggiore di fanteria. Diagnosi: Frenosi congestiva con paralisi. Ammesso all'ospedale neuropsichiatrico di Pistoia il 15.7.1897, deceduto il 6.8.1897.
V.A., nato a Firenze, di anni 35, domiciliato a Firenze, celibe, professore di scienze naturali. Diagnosi: follia di persecuzione - frenosi sensoria. Ammesso il 15.9.1890, dimesso il 23.5.1891 (guarito).
B.P., nato e domiciliato a Calci (Pisa), di anni 30, coniugato, possidente. Diagnosi: ipocondriasi con idee di persecuzione. Ammesso il 27.4.1884, dimesso il 2.7.1884 (non si dice perché)

8 commenti:

viola ha detto...

Come sono tristi e tenere le storie di manicomio che riporti nei tuoi post.
Ogni volta mi commuovo...
Viola

Stranistranieri ha detto...

Come è possibile che le amministrazioni comunali, provinciali, regionali, non capiscano l'enorme valenza artistica di questi luoghi così abbandonati e così densi di memorie? Perchè questo abbandono? Perchè non "dare" questi luoghi, prima che crollino, ad artisti che ne reinventino gli spazi. Eppure in molti paesi europei si fa questa operazione da molti anni, a NY interi quartieri con grandi complessi industriali dismessi, sono diventati luoghi di creazione, risanati e non snaturati. In Italia invece la tendenza è quella di far crollare, buttare giù tutto, dare ogni cosa alle immobiliari e ricostrure villette a schiera o miniappartamenti.

Anonimo ha detto...

A quanto pare il D'Olivo ha imparato l'arte di Berlusconi che consiste nel lanciare la lepre e poi, mentre tutti i gonzi la rincorrono, lui si ecclissa e bada a curare i propri interessi. Che starà facendo il D'Olivo mentre noi osserviamo la foto del "San Salvi/18"? Magari sta giocando al Fantacalcio. Chissà?

silviodulivo ha detto...

Giustappunto. Sono fuori forma. Non sono neanche andato al festival della follia. Comunque, tranquillo, HV: tornerò a parlare di San Salvi

Anonimo ha detto...

Non è meglio il Fantacalcio?

viola ha detto...

In efetti anch'io mi stavo chiedendo che fine avesse fatto il Silviodulivo. Naturalmete penso anche a Homo Faber,
è un po' che non passa da queste parti...
Viola

Anonimo ha detto...

A proposito di matti,
il 20 settembre 1918 avvenne la stigmazione di Padre Pio: “Nel peccato avviene quello che S. Agostino ha espresso con queste parole; amore della creatura fino al disprezzo di Dio. Un amore fuori dell’ordine di Dio che produce un piacere che distacca da Dio. E allora, se si vogliono mettere a posto le cose, bisogna amare Dio distaccandosi dall’amore peccaminoso delle creature. Ma questo distacco produce dolore, come quando si vuole mettere a posto un osso slogato. Però si tratta sempre di amore. Non si vuole la sofferenza per la sofferenza: questo non è umano e tanto meno cristiano. Si vuole la sofferenza come mezzo necessario per amare rettamente. Padre Pio con la stigmazione fu posto in uno stato continuo di profondo dolore. Il Signore ha chiesto a lui una partecipazione straordinaria per completare quello che manca ai patimenti di Cristo ed egli ha accettato con tutta l’anima la domanda di Dio. Richiesto talvolta da alcuni i suoi figli spirituali quali sofferenze gli procuravano le stigmate, egli ha sollevato un poco il velo su di loro, accennando qualcosa, ma facendo intravedere un panorama che spaventerebbe chiunque. E questo stava testimoniando la grandezza del suo amore di Dio e delle sue anime, che gli faceva non solo accettare, ma anche desiderare ogni sofferenza, pur di salvare i tanti peccatori che accorrevano e gli si affollavano intorno.” (Non ci ho capito una santissima mazza!)
Il 20 settembre 1870, forse qualcuno lo ricorda dai libri di scuola o da qualche piazza o strada neoclassica intitolata a quella data, eppure è proprio quel martedì venti settembre di 138 anni fa che inizia la storia della nazione italiana, con la breccia di Porta Pia e l’ingresso dei Bersaglieri a Roma, riunificandola al resto d’Italia come sua legittima Capitale.
Il sogno risorgimentale di dare una patria agli italiani, dopo secoli di divisioni e tirannie straniere, si compì quel giorno. Possiamo ben dire che il Venti settembre rappresenta la festa dell’Unità d’Italia e, in effetti, come tale fu celebrata fino all’avvento del Fascismo, quando, era il 1930, Mussolini per accontentare il Vaticano pensò bene di soffocare il ricordo di quella ricorrenza da sempre malvista dalle gerarchie ecclesiastiche.
Oggi, 20 settembre 2008, quale di queste due ricorrenze pensate che il TG1 abbia ricordato?
Se pensate che abbia ricordato l’anniversario dell’Unità d’Italia siete matti da legare.

Anonimo ha detto...

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