sabato 12 aprile 2008

Alla ricerca dei nostri avi - 1

Mio fratello Flavio mi ha trascinato in una ricerca genealogica della nostra famiglia. Sta raccogliendo ricordi tra i parenti ancora vivi e documentazione (foto, lettere, ecc.). E’ andato ad indagare a Pescia perché il nostro bisnonno era di lì. Nei mesi scorsi ha fatto una prima ricognizione all’archivio di stato e al vescovado. Ieri mi sono unito a lui e abbiamo dedicato diverse ore alla caccia dei nostri avi. All’archivio di stato di Pescia è molto difficile ottenere qualcosa di buono, sia perché il materiale è scarso e di difficile consultazione per i profani, sia perché l’impiegato che ci ha ricevuto sembrava quasi infastidito dalla nostra presenza e sembrava volesse tenersi per sé tutti gli schedari di cui era in possesso. Abbiamo comunque ottenuto qualche informazione sui nostri avi e siamo venuti a sapere che una famiglia francese, tempo fa, ha chiesto notizie di tale Guerrazzo D’Ulivo vissuto nel 1800 circa. Dunque dovremmo avere un avo in comune con questa famiglia, probabilmente còrsa, o della Francia del sud, poiché oggi su internet ho trovato diversi D’Ulivo (o Ulivo o Dulivo) in quelle zone. Probabilmente qualche parente di un nostro avo era emigrato in Corsica durante la dominazione napoleonica. Per fortuna però i nostri avi, probabilmente, non si sono mossi per secoli dalla solita parrocchia, Castellare di Pescia. Questo facilita molto le indagini. La seconda tappa l’abbiamo fatta al cimitero, alla ricerca di qualche lapide.Sembra che non ce ne siano, ma siamo stati accolti con entusiasmo dalla signora dell’ufficio cimiteriale che ci ha mostrato alcuni registri dal 1880 in poi. Abbiamo trovato alcune conferme di quello che Flavio aveva già scoperto e date di nascita, di morte, di sepoltura (ora compresa) del nostro bisnonno Candido, della nostra bisnonna Elvira, e del nostro trisavolo Emilio. Tutte queste persone, dopo dieci anni dalla sepoltura, sono finite nell’ossario comune (erano contadini) La terza tappa, dalla quale contavamo di ottenere maggiori informazioni, è stata all’archivio delle parrocchie (vescovado). Siamo fortunati perché lì lavora un ragazzo esperto e disponibile ad aiutarci. Così ci siamo messi alla caccia dei certificati di battesimo e di matrimonio. Abbiamo anche consultato un censimento del 1841. E’ molto difficile leggere nella scrittura di uno o due secoli fa, a volte è difficile interpretare quello che c’è scritto. Spesso i dati non sono esatti (Pietro diventa Piero, D’Ulivo D’Olivo, gli anni vengono conteggiati approssimativamente, un po’ come fanno ancora gli anziani). Prima di un certo periodo i documenti sono in latino. Per fortuna c’era il ragazzo, un fenomeno nell’individuazione del nome D’Ulivo in mezzo a centinaia di parole incomprensibili e generoso nel darci dritte importanti. Alla fine siamo riusciti a risalire al certificato di battesimo del nostro avo Pietro, nato il 5 giugno 1715, figlio di Giovanni, figlio del fu Pietro (foto). Dunque, il babbo e il nonno di Pietro (Pietro anche lui) hanno vissuto nel 1600, sempre nella parrocchia di Castellare di Pescia. Siamo usciti entusiasti. Al prossimo giro contiamo di andare avanti nella scala dei nostri avi (il bibliotecario ci ha detto che potremmo arrivare al 1400) e di ampliare le nostre notizie (che lavoro facevano, se sapevano leggere o scrivere, ecc.).

12 commenti:

Anonimo ha detto...

C'è chi va a Pescia per l'araldica, c'è chi ci va per bombardarsi i calcoli!
Al di là di questo, mi hai emozionato molto Silvio. Tienici informati sulle scoperte.

Florentina

Anonimo ha detto...

E bravi i fratelli D'Ulivo! Sarete i nuovi Sherlock Holmes e Watson?
Teneteci informati sulle notizie della vs famiglia, magari si scoprirà che nel '400 i primi D'Ulivo erano bravissimi coltivatori di ulivi...
Buon lavoro!

silviodulivo ha detto...

In realtà secondo l'espertissimo la derivazione sarebbe dal nome Olivo (oggi Oliviero), e dunque: figlio d'Olivo, e poi D'Ulivo.

Anonimo ha detto...

Caro Silvio D'Ulivo o D'Olivo o D'Oliviero... ricordati che l'unico tempo dove possiamo andare è il futuro (l'ha detto qualcuno)

Homo del Futuro

silviodulivo ha detto...

Ma il tempo futuro è figlio del tempo presente, così come il tempo presente scaturisce inevitabilmente dal tempo passato. Se non sappiamo da dove veniamo non sapremo mai dove andremo. Chi siamo e dove andiamo? Da dove siamo venuti e dove siamo diretti? Siamo forse figli dei nostri padri tanto quanto padri dei nostri trisavoli o nonni dei nostri bisnonni? Se non costruiamo un presente solido e giusto non possiamo sperare in un futuro migliore. Seguitemi e saprete dove andrete, ascoltatemi e capirete qual è la retta via. Pensate che il futuro delle nostre famiglie sarà frutto del presente che stiamo costruendo o piuttosto del passato che ci è stato consegnato? Se il mio quadrisavolo era un conciaio che sapeva appena leggere ma non scrivere è allora scritto nella mia storia familiare che io debba fare il precario all'usl e scrivere sul blog più puzzolente dell'universo? Insomma io sono io, in carne ed ossa, ma tu, uomo del futuro: chi sei?

Anonimo ha detto...

sono figlio di me stesso

HdF

Stranistranieri ha detto...

in effetti è bello andare a scavare. Ma per me anche doloroso. Anch'io sarei curiosa di sapere qualcosa dei miei nonni e poi dei binonni ma solo per capire meglio quello che mi ha riservato la mia famiglia. Scavare però è faticoso. Invidio chi lo fa. Melania Mazzucco per scrivere "Vita" è andata a crcare perfino negli archivi dele compagnie navali che portavano i migranti italiani in America. Suo nonno era partito nel 1903 a dieci anni.

Anonimo ha detto...

Naturalmente è inutile ricordare che basterebbe "un incidente" (tanto più probabile quanto più si allungano i secoli), come un figlio fuori dal matrimonio ufficializzato, un bambino "trovato", "adottato", "rapito" ecc. e tutto va a farsi benedire. Se guardassimo avanti, invece che indietro, Berlusconi non avrebbe vinto e qualche precario sarebbe meno precario. Il passato non esiste ed il presente è già passato, esiste solo il futuro.
A me basta sapere di discendere da Ulisse...

HdF

silviodulivo ha detto...

Per fortuna queste non sono ricerche dolorose. Al massimo veniamo a sapere nomi, date, mestieri.
HdF: vuoi forse mettere in dubbio l'integerrimità morale della famiglia D'Ulivo? E' dal 1400 che la nostra famiglia, ecc. ecc.

Anonimo ha detto...

Proprio a Pescia nel 1400 ci fu un baby-boom che ancora oggi risulta del tutto inspiegabile. Informati..D'Olivo..informati.

HdF

Unknown ha detto...

Caro Silvio,
sono Silvia e sono in compagnia di Edi e Daniela a Parigi, dove vivo attualmente. Abbiamo letto con piacere il tuo articolo, Edi stava appunto raccontando a Daniela le ricerche che sta portando avanti Flavio ed a cui Edi collabora molto volentieri.
Ti volevamo più che altro fare un saluto perché non ci vediamo mai! Fammi sapere se casomai passi da parigi ed Edi e Daniela sarebbero felicissime di rivederti se ce la fai a fare un salto a Lucca!
un abbraccio,
Silvia

silviodulivo ha detto...

Ciao!
Cavolo, a Parigi... Sì prima o poi ci verremo (io e Fabiola), intanto però la prossima volta che passiamo da Lucca andiamo a trovare il resto della truppa.
Ma che fai là? Scrivimi su silvio.dulivo@tele2.it, vai, è meglio. Saluti a tutti! cia-ciao
Silvio