Per ore ed ogni giorno rimaneva immoto, devotamente, ai piedi della quercia (siccome ad una quercia si conviene, secolare) nell’attesa del segnacolo che, secondo tradizione declinata per la scala di innumeri generazioni della quale era egli il gradino postremo, avrebbe squarciato lo spesso telone precludente la visione ineffabile, da cui il dissolvimento di sé individuo nel tutto e per sempre dell’afflato universale. Ma quando dall’albero cadde, prossima alla sua mano destra, una ghianda, pensò che non fosse quello cibo per lui.
martedì 22 aprile 2008
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23 commenti:
Breve ma intenso questo racconto di H.F. Come sempre non so cogliere l'essenza di quel che dici, ma le tue parole sono forti come la quercia.
Viola
Come dire... non ho capito una mazza ma mi piace.
HV
Ringrazio Viola per l'apprezzamento. Per quanto riguarda la "essenza" vale quanto ho detto nella "Postilla a LA PORTA", sperando che l'immagine suggerisca qualcosa.
seghe con le parole e tanta presunzione!
Quest'ultimo anonimo deve appartenere alla mia scuola di pensiero. Veramente notevole la capacità espressiva: l'immagine che rimanda è netta e pulita, autentico graffito post-moderno.
Complimenti vivissimi.
Homo Vulgaris
Homo Vulgaris..Homo Vulgaris.. se vuoi prendere in giro l'anonimo autore del commento precedente al tuo fallo in maniera aperta e leale.
No.. no.. ti assicuro che non voglio prenderlo in giro, sono proprio d'accordo con lui(o lei)!
HV
Sarebbe stato sufficiente scrivere "del commento precedente". "Al tuo" è ridondante e nella riga di sotto e senza virglola viene "al tuo fallo".
Meno ricrcatezza e più pulizia.
Grazie.
Ed io ch'illuso vi leggevo uno sprizzo d'ironia! Invece è ancora la banalità e volgare, che tanto m'aduggia, a vedersi tributare dei consensi.
Ringrazio per gli anonimi suggerimenti.
Nell'ultimo commento, l'anonimo, abandona decisamente le suggestioni post-moderne: la critica si fa stringente, impietosa, e punta l'intero background genetico-letterario dell'Homo Faber. Lui, l'Homo, la ridondanza ce l'ha nel DNA.
Homo Vulgaris
Che critica! Che risposte! Non si scherza qui, altro che nei salotti letterari. Quantomeno non mi annoio.
A me riesce difficile commentare. Voglio sapere prima: c'è un senso in questa epifania? L'autore voleva comunicare qualcosa? O era piuttosto interessato solo ad esprimere un concetto semplice (che io non ho capito) in forma secondo lui stilisticamente apprezzabile? O sono solo seghe? Sono domande che faccio a lui, a me, a tutti.
Quì si sta perdendo il lume della ragione. Che vuol dire "sono domande che faccio a lui, a me, a tutti"? L'Homo non può rispondere per evidente conflitto di interesse (vabbè che in questo Paese...), tu puoi risponderti da solo e comunicarci il tuo pensiero senza fracassarci i marroni con tanta "ridondanza", in quanto a "tutti", temo che, a parte quei due o tre che sono già al mare, si sia già espressa un'abbondante maggioranza dei tuoi lettori: Viola ha confessato di non averci capito una mazza ma che gli piace lo stesso, l'anonimo ha decretato che sono solo seghe e io ho detto che sono d'accordo con lui. Perciò, senza farla tanto lunga, facci conoscere la tua opinione.
Homo Vulgaris
L'autore ha inteso narrare la storia di una vita, o perlomeno di quella parte di vita che va dalla ricerca di una fede alla rinuncia a trovarne.
Ma ci prendi per il sedere?
HV
Ma l'hai letto? Devi leggerlo sette volte.
e cos'è... la catena di S.Antonio?
HV
Homo vulgaris. Ma uno non se le può fare le domande? E non le può fare agli altri? Solo risposte, risposte, risposte? Come vedi è servito a qualcosa porre una domanda: ora abbiamo capito che l'autore voleva comunicarci qualcosa (che io non avevo capito).
Be', a me pare una cosa molto leopardiana. Per il resto, non riesco a cogliere la ricerca della fede, né la rinuncia e trovarla. Quest'ultima sta forse nella ghianda?
Florentina
Copia/incolla l'epifania di Homo Faber in una e-mail e inviala a 35 dei tuoi più cari amici affinché porti loro un panino crudo, fontina e maionese,un gratta e vinci, un biglietto andata e ritorno per San Pietroburgo (a questo punto solo per visitare la città) e tre inviti omaggio per Ortone al Vis Pathè.
- Se la invii entro 10 secondi otterrai la totalità dei premi assegnati entro un'ora;
- Se la invii entro 15 secondi già vedrai svanire i biglietti per San Pietroburgo e a vedere Ortone ci vai da solo;
- Se la invii entro 20 secondi il tempo sarà ineluttabilmente scaduto. Ti rimarrà per consolazione il panino, ma ti arriverà tra tre giorni con rischio maionese scaduta.
Via alla catena e buona fortuna!
Zizzania
Dimenticavo:
- Se la invii dopo 20 secondi, non solo rinuncerai agli ambiti premi, ma gli scritti di Homo Faber saranno la tua unica lettura per tutta la vita.
Via, allora!
Zizzania
Peccato! HV era stato simpatico come non mai con il suo accenno alla catena di S. Antonio e Zizzania gli sciupa tutto. C'è ancora chi non ha capito che l'umorismo, come l'arte, suggerisce ma non esplicita?
Uffa... ma non si può sdrammatizzare un po'?
Zizzania
Chissà come mai mi sembra tutto così lontano.....
Commander w. Bligh (alias Ismaele)
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