sabato 19 aprile 2008

San Salvi / 11

Riassunto delle puntate precedenti. Un precario della Pubblica Amministrazione, condannato a vita a lavorare in un ufficio dell'ex-manicomio di Firenze, sogna di essere uno scrittore e cerca materiale relativo all'ospedale psichiatrico come spunto per il suo primo romanzo, pubblicando i propri appunti per i suoi quattro lettori.
Sto raschiando il fondo, sembra. Mi manca solo una tesi di laurea. Qualche “notiziario” degli anni ’60 e poi solo cartelle cliniche. Nei sotterranei. Poi più nulla? Non me ne capacito.
Con dispiacere gli ospiti del 4° che si recano alle partite di calcio allo stadio ogni domenica non sono potuti andare a vedere la partita che si è giocata 8 c.m. (novembre 64) fra Fiorentina e Juventus. Il motivo della mancata partecipazione a questo avvenimento da parte di noi ricoverati è che il biglietto d’ingresso della suddetta partita era troppo caro: e cioè di lire 900. Da più di un anno ci è stato promesso da parte dei signori medici e dell’Amministrazione che ci sarebbero stati dati dei biglietti gratis o a riduzione come in altri istituti o ospedali usufruiscono: ma non abbiamo visto niente. Raccomandiamo gentilmente l’Amministrazione di interessarsi in tal senso, che a noi farebbe molto piacere poter partecipare più spesso alle partite. Io, Fedi, sono bravo. Ho fatto nascere caratteristici Pappagallini, e sono stato capace di far nascere anche tortore. Domenica mattina mi sono recato a caccia da mio cugino. Mi son divertito molto e ho portato i ginepri. Sono stato anche alla fiera di Porta Romana: c’era un vivace filunguello che faceva innamorare tutti ed era da richiamo per tutte le bandite, e schiamazzo di colombacci. Al Signor Dottore dico che gli uccelli nella voliera sono disturbati dai gatti, bisogna che li levi.
Al 10 ° Reparto noi si era fatto il ballo. Come mai non ce le mandano le donne, cosa s’è fatto di male? Noi siamo gente riflessiva. Venite a ballare al 10°, uomini e donne, ospiti. Anche alle gite, perché non ci mandate con le donne? Siamo gente per bene. Fedi, 10°, R.U. Dall’officina meccanica. Abbiamo finito i pali per la segnalazione, verniciati di giallo con i segnali di posteggio e direzione che saranno fissati nel piazzale per il nuovo posteggio delle auto. Così anche il nostro Ospedale è all’altezza del codice della strada. E’ in corso la rifinitura di 24 piccole e graziose sedioline e 4 tavolini quadri con le gambe tonde e coniche. Sono verniciati di grigio con il sopra in legno compensato e formica rosa. Sono per il padiglione dei bambini e così anche loro usufruiranno del progresso della nostra officina. Sono anche in corso di lavorazione 8 finestroni larghi 3 metri e alti 3 e mezzo che andranno per l’ammodernamento del 1° reparto uomini. Si lavora così nella nostra officina per l’abbellimento del nostro Ospedale. Mancini Giovanni, degente lavoratore Dal Notiziario del novembre '64

5 commenti:

Anonimo ha detto...

'Noi siamo gente riflessiva' è notevole per davvero!

Florentina

silviodulivo ha detto...

Quel pezzo mi ha divertito parecchio
Silvio

Stranistranieri ha detto...

la foto è proprio bella, è del'ospedale? e anche le storie sono teneramente quotidiane.

silviodulivo ha detto...

No, questa no, l'ho presa da internet e inserita perché si accennava al padiglione dei bambini e al ballo. Mi sembrava adatta. Altre (poche) sono mie. Purtroppo non tutte le foto che si vedono con firefox si vedono con explorer.

silviodulivo ha detto...

Ho scoperto di chi è la foto! E' una foto di Herbert List, artista tedesco, scattata a Roma, a Trastevere, nel 1953
Silvio