sabato 3 novembre 2007

Racconto - L'acaro

Cammino tranquillo per i fatti miei, in quanto acaro io non ho mai disturbato nessuno, me ne sono sempre andato per i fatti miei e non ho mai dato noia a nessuno, nessuno che si sia mai venuto a lamentare del comportamento di un acaro, avete mai sentito qualcuno protestare per il comportamento di un acaro? No, al massimo per quello di una zanzara che succhia il sangue alla gente, un minuscolo essere vivente anche lei che però succhia il sangue a tutti e li infastidisce e li fa venir voglia di grattarsi ed è capace di far impazzire la gente con tutto quel suo succhiare e succhiare e succhiare; perfino una formica, una formica da sé no, ma le formiche tutte insieme sì, ho sentito molta gente che si lamentava per il comportamento delle formiche che camminano dappertutto, camminano tutte insieme, invadono le case delle persone, delle noiosissime persone che si lamentano di tutto e di tutti, avete mai sentito lamentarsi formiche, zanzare, acari del comportamento delle persone? No, invece loro sempre a lamentarsi. Comunque, ora non mi interessa, quello che volevo dire è un’altra cosa, che le persone si lamentano delle formiche, delle zanzare e dei più minuscoli esserini, ma mai degli acari. E dunque in quanto acaro e in quanto essere di cui nessuno si lamenta mai me ne cammino tranquillo tranquillo e chi ti incontro in mezzo alla mia strada? Una bolla. Doveva essere una di quelle bolle di sapone fatte da quelle persone ancora piccoline, le fanno per divertimento senza sapere quali sconvolgimenti possono creare nel nostro mondo di esserini. Ora, questa bolla, che poverina non era neanche colpa sua se era diventata bolla, io non ho niente contro le bolle in sé e per sé, ora questa bolla mi sbarrava la strada, e io ho invece qualcosa contro le bolle che mi sbarrano la strada. Io ho da fare, non posso esser sbarrato nel mio cammino da una bolla, la bolla è troppo larga per aggirarla, è troppo alta per scavalcarla, mi costringe a tornare indietro, a fare un giro lungo lungo, non vale la pena neanche fare questo giro tanto è lungo, quindi io, nel caso in cui mi trovi una bolla di fronte, io mi fermo e aspetto. In quanto acaro sono abituato a questi imprevisti, perciò sono molto paziente, molto molto paziente. Insomma, quando ti vedo questa bolla mi siedo e aspetto. E che cosa aspetto? Non c’è bisogno che lo dica, aspetto che scoppi! Le bolle crescono crescono crescono, crescono a vista d’occhio, fanno tanto le gradasse, ma prima o poi scoppiano. Le bolle sono nate per questo: per crescere, fare le gradasse e scoppiare. Io lo so e aspetto. Solo che questa bolla non vuol scoppiare. Oh! La mia vita è breve, io non posso aspettare mica una vita che una bolla scoppi per poter andare dove mi pare. Insomma, io sono più forte della bolla però mi tocca aspettare. Mi stendo per terra, mi metto di lato, chiudo gli occhi e dormo: prima o poi questa bolla scoppierà.

2 commenti:

Unknown ha detto...

Un ringraziamento alla ragazza di Silvio. Lieta che il mio blog ti piaccia. E' appena inziato..ci sarà da lavorarci. Passa a trovarmi quando voi. A presto

Stranistranieri ha detto...

Silvio, sei troppo "bono", cambia foto o fabiola sarà costretta a misurarsi con il codazzo di farfalline.