domenica 13 gennaio 2008

A te... (di Assia Lazzerini)

A te…
Hai attraversato la mia vita come un coriandolo in una giornata di pieno inverno.
Un filo colorato e rumoroso nel buio di una notte senza luna.
Il tuo sorriso, i tuoi occhi, il tuo fregartene degli altri quando eri con me.
Dove sei??
Hai trovato nuovi amici e va bene. Ho stretto i denti per non dire quello che pensavo di loro, e non offenderti.
Hai cominciato ad allontanarti, non eri lì per me quando piangevo. Come quella volta in cui ti telefonai in lacrime perchè avevo litigato con delle mie compagne; erano volate parole grosse, insulti e quelle che credevo amiche mi voltarono le spalle, dopo avermi usato come una macchinetta usa e getta.
Ti dissi tutte queste cose in un fiume di lacrime, in un vortice di parole, seduta sul bordo della terrazza di casa mia, mordendo il colletto della maglietta e stringendomi le ginocchia sotto il mento.
“Ah, divertente.” Il tuo unico commento. Sentivo che stavi giocando con il cellulare, probabilmente avevi afferrato la metà delle parole che ti avevo sussurrato con la poca voce che mi era rimasta.
In quel momento sentii che qualcosa, già incrinato dai tuoi silenzi e dalle tue parole inutili per riempire il vuoto, un vuoto che non conosci il silenzio della mia solitudine dove solo tu eri entrata e da dove stavi uscendo, si
era definitivamente rotto.
“Devo andare” dissi, attaccando prima che tu potessi rispondermi.
Ti vidi guardare il telefono staccato e pensare “ che maleducata” e poi fare spallucce.
Sentii l’odio che cresceva nel mio petto, ma nello stesso tempo si spegneva stanco di tutto quell’odiare e di essere arrabbiata.
Mentre scrivo la mano mi trema, vorrei dirti tante cose. Fiumi di parole per dirti, spiegarti tutto il mio bene per te.
Nella testa si formano le parole di una canzone ascoltata tanto tempo fa di De Andrè:
“E’ una storia da dimenticare
E’ una storia da non raccontare
E’ una storia un po’ complicata
E’ una storia sbagliata.”
Ma siamo ridotte a questo? A una storia sbagliata?
Insieme volevamo conquistare il mondo.
Avrei voluto farti capire tante cose ma eri troppo occupata a parlare di D&G o di LV per ascoltarmi.
Non sono nessuno per giudicare, non sono senza peccati.
Non sono nessuno per dire che hai sbagliato, ne ho fatti anche troppi di errori.
Ma so che nei nostri cuori c’era qualcosa dell’altra.
Eravamo troppo amiche.
Ho continuato a chiamarti, ti ho invitato al mio compleanno.
Ma c’erano troppe persone prima di me.
E io non ho voluto mettermi in coda.
Tu eri lo scoglio a cui aggrapparmi.
Un’altra realtà in cui rifugiarmi se non riuscivo ad avere nervi saldi nell’altra.
Eravamo troppo amiche.
Ho cercato di fartelo capire, di ricordartelo. Ma non avevi tempo per stare ad ascoltare una voce che veniva da un passato troppo remoto.
Ho capito troppo tardi che i pomeriggi passati insieme a giocare agli animali, a mangiare latte e biscotti e a colorare appartengono a un passato lontano.
Tutto questo per dirti che non sarò più ad aspettarti, se mai tornerai al passato non troverai che un vuoto riempito a metà dalle tue parole e dai tuoi insensati silenzi.
E a mia madre che continua a chiedere rispondo con altri versi di De Andrè:
“Per il segno che c’è rimasto
Non ripeterci quanto ti spiace
Non ci chiedere più com’è andata
Tanto lo sai che è una storia sbagliata.”
Addio.
Assia Lazzerini

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Molto brava Assia, finalmente possiamo tornare a leggere qualcosa di genuino dopo alcuni giorni di insulso scribacchiare.

p.s. Quella canzone De Andrè l'aveva scritta riferendosi alla morte di Pasolini, assassinato in circostanze "sbagliate".

amaradon

silviodulivo ha detto...

... eccetto, naturalmente, per il mio post su Piperno...
Silvio

Anonimo ha detto...

..su Piperno non mi esprimo ancora..del Corsera mi fido poco (troppo avvezzo ai bizantinismi del Potere)...e di Silvio mi fido il giusto, alla luce della sua inclinazione al cerchiobottismo.

amaradon

silviodulivo ha detto...

Assia, ricordati di togliere i doppi punti interrogativi, i tripli punti esclamativi eccetera. Questa volta ti è sfuggito solo un doppio interrogativo. Sei migliorata molto. C'è anche un sondaggio in alto a destra, io voterò per te (scherzo, voterò per me, sennò che figura ci faccio?)
Silvio

Anonimo ha detto...

Assia, lascia stare i consigli di Silvio e scrivi come ti viene (visto che ti viene bene)!!!!!!

Anonimo ha detto...

Alla fine la ciana vice sempre!
w la ciana!

Anonimo ha detto...

Perchè Assia non dovrebbe seguire i consigli di Silvio? Per come sa scrivere lui credo che i suoi consigli siano preziosi.
Viola

Anonimo ha detto...

Perchè è giusto affinare un proprio stile.