venerdì 15 febbraio 2008

San Salvi/ 7

Riassunto delle puntate precedenti. Un precario della Pubblica Amministrazione, condannato a vita a lavorare in un ufficio dell'ex-manicomio di Firenze, sogna di essere uno scrittore e cerca materiale relativo all'ospedale psichiatrico come spunto per il suo primo romanzo, pubblicando i propri appunti per i suoi quattro lettori.

Ancora appunti da D. Lippi, San Salvi Storia di un manicomio. (Mi sembra il testo più completo, sono riuscito a "scipparlo" per una settimana ad alcune persone del quartiere che stanno facendo una ricerca sul manicomio; ne approfitto per riportare gli appunti presi)

L’archivistica manicomiale è stata spesso trascurata. Le fonti sono estremamente lacunose sia per i danni provocati dall’alluvione e dal passare del tempo sia, spesso, per l’incuria degli uomini. La parte disponibile per la consultazione (il libro è stato pubblicato nel 1996) consiste quasi esclusivamente nelle cartelle cliniche e nei registri di movimento dei malati in cui sono annotati gli esistenti al 1° gennaio di ogni anno, gli ammessi, i dimessi, i morti, divisi per sesso. Anche i dati dei registri sono in realtà incompleti e discontinui.

Sembra che le pratiche amministrative siano molto più di quelle sanitarie. Ci sono:

- 119 filze contenenti le cartelle cliniche dal 1867 al 1900 (quindi anche prima della creazione del Manicomio)

- Nulla dal 1900 al 1911

- 200 filze di cartelle cliniche periodo 1912-1935

- 355 filze del periodo '35-'62

- 134 filze del periodo '63-'71

- 71 filze del periodo '72-'78

- 88 registri di ammissione e dimissione 1850/1978

Vi è un doppio schedario di cartelle cliniche. Uno schedario alfabetico nominativo dei ricoverati (circa 10000 dal '15 al '61). Le situazioni archivistiche relative ai malati sono compromesse. Dal 1912 al 1960 il fascicolo individuale contiene i decreti del Tribunale, il certificato del medico, la modula informativa con le notizie personali e storiche e la cartella con le note segnalate nel Reparto di Osservazione, insieme al Diario Clinico.

Durante la Prima Guerra Mondiale la Clinica (situata in San Salvi ma separata dal manicomio) funzionò come reparto di Osservazione per i militari. Questo rende difficile alcuni confronti statistici perché spesso non si riesce a distinguere le due attività (cura e ricerca, ricoverati e sotto osservazione/in cura)

Qualche numero sui ricoveri :

  • Percentuale minima nel 1896, 384 ricoveri, 0.56% rispetto alla popolazione provinciale
  • Percentuale massima nel 1965, 1498 ricoveri, 1.39% rispetto alla popolazione provinciale

Molti sono i pazienti che entravano e uscivano più volte nello stesso anno. Dimissioni: 40% rispetto agli ingressi. Non sono riuscito a trovare nessun numero sui presenti in un dato momento.

Per quanto riguarda la documentazione fotografica la più interessante è quella dei Fratelli Alinari all’inizio del secolo. Poi la quantità di foto diminuisce drasticamente. La foto pubblicata è tratta dall'archivio Alinari.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

ciao volevo chiederti dove sono gli schedari di san salvi e c è un archivio fotografico?

silviodulivo ha detto...

Dovrebbero essere all'archivio storico della provincia di Firenze, così risulta dal libro di cui parlo nel post (che però è del '96; comunque dovrebbero essere lì). Da ciò che ho letto finora la maggior raccolta fotografica su San Salvi dovrebbe essere in possesso degli Alinari, relativa ai primi anni del secolo. Andiamo insieme a fare qualche ricerca? Ci conosciamo?
Purtroppo non ho proseguito le letture dei testi in biblioteca perché è un po' di tempo che non riesco a trovare la bibliotecaria, c'è sempre il suo aiutante (lasciamo perdere...)