mercoledì 7 maggio 2008

Le interviste impossibili: silviodulivo intervista Bohumil Hrabal

  • silviodulivo: Allora, Bohumil, come te la passi nell’aldilà?
  • Bohumil Hrabal: Da oltre dieci anni lavoro alle carte dei vivi. Sono le storie di tutti i viventi scritte sulla carta, svolazzano qua e là, qui non c’è la forza di gravità, e io recupero tutte le carte e le rimetto insieme e le presso, e penso alle vite di tutti i viventi della terra e talvolta mi soffermo a leggerle; mi interessano molto le storie dei vivi, soprattutto dei filosofi, quando trovo una persona interessante lascio andare tutte le altre carte, tutte le altre storie, e leggo la storia di un filosofo o di uno scienziato o di uno scrittore ceco, magari, e intanto tutte le altre carte volano via, e se il Padrone se ne accorge, o un suo Attendente, mi richiama all’ordine, lo fa sempre con gentilezza e con il sorriso sulle labbra, perché così deve fare, ma io lo vedo che cosa pensa: ah, quel Bohumil!
  • sdu: Insomma, vedo che non è cambiato molto rispetto all’aldiqua .
  • bh: Sì, e poi per noi l’aldilà è quello che è l’aldiqua per voi e viceversa, ci divertiamo molto, lavoriamo, beviamo, facciamo un po’ di sport, a me poi piace fare tanti mestieri, però il raccoglitore e pressatore di carte dei vivi è la mia love story.
  • sdu: Almeno da morto potresti vivere in maniera più agiata senza correre di qua e di là a fare lavori umili.
  • bh: La mia vita dopo la morte non sarebbe così poetica senza queste occupazioni, conoscerei solo persone lette sui libri, e invece così continuo a conoscere facchini, operai, distributori di volantini porta a porta, agenti di commercio, impiegati comunali, o che per lo meno lo sono stati, e anche qui fanno gli stessi mestieri che facevano da vivi, e i loro mestieri, i loro volti, le loro parole ispirano la mia prosa e i miei racconti al pub mentre sorseggio una birra.
  • sdu: Dunque scrivi ancora?
  • bh: No, nell’aldiqua non scriviamo in effetti, non nel senso che intendete voi, scriviamo sulla carta e la carta vola via, spinta dal vento, allora io riprendo un altro pezzo di carta, e scrivo un’altra storia, un’altra vita, e poi ancora la carta vola via, e chissà chi la leggerà poi! se ci sarà qualcuno che la ferma mentre corre nell’aria e poi la legge e magari dice: oh, Hrabal, scrive ancora. Chissà. Non scrivo libri, però continuo a leggere, soprattutto le storie dei vivi, come ti ho detto, ma anche qualche scrittore del vostro mondo.
  • sdu: Non ti chiedo quali, non vorrei rimanerci male.
  • bh: Non certo te. Anzi, a proposito: mi dicono che copi il mio stile.
  • sdu: No, non è vero, ti giuro. E’ solo il mio stile, quello che mi è scappato fuori dalla penna quando ho cominciato a scrivere. Poi Monica Sarsini, che conduceva il gruppo di scrittura, mi ha detto: hai uno stile simile a quello di Hrabal, e allora ho cominciato a leggerti, prima non sapevo neanche chi fossi, davvero, e ora sei uno dei miei scrittori preferiti. Anzi, parlami della tua scrittura nell’aldilà.
  • bh: Nell’aldiqua, come ti ho detto, non scrivo libri, ma non m’importa perché io racconto con le immagini e posso raccontare anche mentre lavoro o gioco a tennis o do da mangiare ai gatti, e la mia è una scrittura così, una scrittura orale che non so dirti da dove mi è scappata fuori, il mio modo di raccontare e di vedere le cose non sono studiati a tavolino, io mi metto anche ora, nell’aldiqua, alla mia vecchia macchina da scrivere, e scrivo e poi finisco un foglio, lo tolgo dalla macchina da scrivere e lui vola, e chissà dove va, a me non interessa più tenerli e rileggerli dopo tanto tempo, sarebbe forse sgradevole, e il foglio va, e spero che porti con sé le mie immagini, dopo la prima immagine la seconda, e poi la terza, e così via, una dopo l’altra, e spero che qualcuno le fermi, le mie carte, e le legga, e rimanga qualche immagine nelle loro povere testoline.
  • sdu: Sono sicuro di sì. Parliamo della scrittura al tempo di internet. Hai appena avuto il tempo di intravederla. Sai che cosa è un blog?
  • bh: Oh, sì, è una cosa molto pericolosa.
  • sdu: E perché?
  • bh: Ora scrivi una cosa e tra vent’anni ti rinfacceranno di averla scritta, e questa cosa che hai scritto vent’anni prima potrebbe perseguitarti, non solo perché qualcuno ti dice: guarda, hai scritto questo, questo e questo, ma perché sei tu stesso che ti rendi conto di averla scritta. Così io ho rilasciato un’intervista nel 1975 a una rivista ufficiale del PCC e tutti me l’hanno sempre rinfacciato, e anch’io me lo sono rimproverato, ma io non sono un tipo coraggioso, io volevo solo pubblicare, perché uno scrittore che non pubblica non è uno scrittore e anche tu sei come me, no?
  • sdu: Nel senso che non sono coraggioso o nel senso che non sono uno scrittore perché non pubblico? Ti do ragione in tutti e due i sensi. Cambiamo discorso, parliamo dei tuoi gatti.
  • bh: Oh, i miei gatti ci sono ancora, e ancora do loro da mangiare e li curo più degli umani, o post-umani, o quel che siamo, e loro mi amano più degli altri miei colleghi, e anche io li amo forse più dei morti con i quali bevo, mi diverto, ma io i gatti li accarezzo e loro no, non li accarezzo.
  • sdu: Bene, spero di non averti disturbato troppo, Bohumil, immagino che dovrai andare a lavorare, o al pub, o a scrivere.
  • bh: Be’, sì, il tempo sta per finire, il Padrone forse mi starà cercando. Mi sono molto divertito, ringrazio te e i tuoi lettori, spero che ci leggano in tanti.
  • sdu: Non ci contare troppo, comunque anch’io volevo ringraziarti perché con te mi diverto molto, e piango e rido e penso e sogno. Ciao, Bohumil.
  • bh: Na shledanou!

21 commenti:

Anonimo ha detto...

Avrei tanto da dire, ma preferisco tacere per non rischiare di sciupare l'incanto che silviodulivo e Hrabal sono riusciti a creare intorno a noi... per noi
Viola

Anonimo ha detto...

Stavolta dovete prendermi sul serio e credermi sulla parola. Lo giuro! Non è uno scherzo, non è una burla vulgaris… non m’era mai venuto in mente prima (“venire in mente” evocherebbe una sega mentale… eccolo, l’Homo Vulgaris!), ma appena ho cominciato a leggere il nuovo post, anzi solo il titolo: “silviodulivo intervist…” , un lampo m’ha squarciato il cervello…cazzo! Come mai non l’avevo mai notato: il nostro amico si chiama Silvio! Come Lui! Lo conosco ad anni eppure solo stasera il particolare s’è svelato alla mia mente… perché solo ora? Forse perché stasera avevo la mente presa da certi pensieri… e so ben io, quali! Forse perché mi rimbalzavano nelle meningi… o in un altro recondito angolo del corpo… i titoli di apertura del TG1 che annunciavano il varo del “quarto” governo Berlusconi, mentre in realtà è solo il terzo… e se vi sembran pochi! Ma quando ho finito di leggere il titolo ho capito tutto: solo uno che si chiama Silvio può interloquire con l’aldilà, e senza nemmeno chiedere come si sta da quelle parti, egli sa già che ci starà bene… di qua o di là fa lo stesso. Presto vedremo il nostro amico camminare sulle acque, ma “un'altra via correre in prima è d'uopo: è d'uopo i foschi Di Pluto e di Proserpina soggiorni Vedere in prima, e interrogar lo spirto Del Teban vate, che, degli occhi cieco, puro conserva della mente il lume;

HV

Homo Faber ha detto...

Ci risiamo con questo Hrabal. Come diceva HV, sono in troppi a scrivere per poter leggere tutto e si cercano quindi delle indicazioni. Di silviodulivo non ci si può fidare (a giudicare da quelli della sua lista che conosco). In precedenza quando abbiamo parlato di Hrabal è risultato che soltanto stranistranieri aveva provato a leggere un suo romanzo senza arrivare in fondo. C'è adesso qualcuno che ne sa di più?

Anonimo ha detto...

Ismaele forse può rispondere a HF. Ha un Hrabal sul comodino. Io ci ho provato, ma non sono riuscita a continuare.

Florentina

silviodulivo ha detto...

Evidentemente i miei lettori non sono tanto incantati come dice Viola. Homo Vulgaris addiritura s'è svegliato dall'incanto nel quale era precipitato per anni. Centinaia di persone m'hanno appellato per anni e anni Silvio Berlusconi! (con la variante Piersilvio), perfino in Slovenia mi chiamavano Berlusconi e solo ora se ne accorge il nostro Homo Vulgaris. Intanto l'Homo Faber cerca disperato conforto alla sua tesi: qualsiasi cosa consigli silviodulivo è da scartare a priori. Chissà che dirà il nostro Ismaele che, tirato in ballo, non potrà esimersi dall'intervenire
Silvio

Homo Faber ha detto...

A Ismaele sembra tutto così lontano (ci diceva nell'ultimo intervento) che un po' gli ci vorrà per avvicinarsi. Il suo pseudonimo richiama alla mente un romanzo che non sono riuscito a leggere per quanto era noioso, ma non per questo sottovaluterei la sua opinione. Forse ha un Hrabal sul comodino perché non riesce a finirlo.
Io non ho mai detto che ciò che consiglia silviodulivo sia da scartare. Ho verificato che certe letture da lui consigliate sono una perdita di tempo e non so se i romanzi di Hrabal sono fra queste.

silviodulivo ha detto...

Non l'hai detto ma l'hai pensato, l'ho capito benissimo
Silvio

Anonimo ha detto...

Ragazzi, in attesa che Ismaele si svegli, dobbiamo guardare in faccia la realtà e parlarci chiaro: se il blog di silviodulivo fosse un partito politico o una testata editoriale, s’imporrebbe, improcastrinabile, la decisione di convocare un congresso straordinario, o un consiglio d’amministrazione, per ridefinire la linea politica/editoriale e la strategia.
Gli elettori/lettori sono quattro o cinque, come il Manzoni all’inizio e come i socialisti alla fine.
Certo, c’è uno zoccolo duro che approva e condivide, acriticamente, sempre tutto, compreso quello che sarà scritto domani, su cui il D’Olivo potrà sempre contare… ma esso si è ridotto al lumicino della sola Viola, che, spesso, pure si emoziona. Poi c’è l’ala di critica radicale, dura e pura, rappresentata dall’Homo Faber. Entrambe queste componenti sono caratterizzate da vocazione minoritaria e conservatrice: non farebbero fare un solo passo in avanti.
Il grosso degli elettori/lettori rappresenta il ventre molle degli Homini Vulgaris, i quali, sempre più disorientati dalle continue fughe in avanti (ma anche di lato) del silviodulivo, e dalle sempre più accentuate tendenze autoreferenziali, sono pericolosamente attratti dalle sirene, anche demagogiche, della concorrenza. Essi non hanno letto nessuno, o quasi, dei libri di cui parla il D’Olivo e se anche si fossero ripromessi di farlo, ci avrebbe già pensato il D’Olivo medesimo, con le sue recensioni, a dissuaderli.
Che fare?
Homo Vulgaris

silviodulivo ha detto...

Un'analisi divertentissima ma solo parzialmente vera. Innanzitutto in questo momento ho il potere e lo esercito nel rispetto delle minoranze senza per questo esser bloccato nella mia attività governativa, per rimanere nella metafora politica. I post si succedono e, per quanto criticabile, il blog ha intrapreso una linea definita e non è in balia dei volubili desideri di altre persone. Le azioni innovative non mancano e chiunque può far sentire la propria voce senza filtri. Quanto ai sondaggi: è tutto da dimostrare che la maggioranza silenziosa la pensi come i commentatori attivi. E' probabile che i miei lettori siano persone timide o che temano di intervenire perché i commentatori sono molto preparati e agguerriti, o anche che siano un po' svogliati. Le elezioni sono lontane, perciò proseguo sulla mia strada, convinto che i risultati arriveranno.

viola ha detto...

Lumicino della sola Viola, che spesso pure si emoziona... Ma ti rendi conto di quello che stai dicendo? La tua è un'affermazione maschilista, come al solito, il tuo animo indurito non si fa penetrare dalle parole di silviodulivo. Si, sei simpatico, devo ammetterlo, ma dovresti sciogliere quel gelo che racchiude il tuo cuore e la tua anima, solo allora saresti un uomo completo.
Viola

Anonimo ha detto...

"Con questi dirigenti non vinceremo mai"
Nanni Moretti

Stranistranieri ha detto...

Hrabal è meraviglioso solo se si è persone pazienti che gustano riga per riga l'incanto delle parole.Non è facile. Però il dialogo ci restituisce in sintesi gli elementi poetici che con fatica dovremmo conquistarci. Le pagine al vento descrivono bene la difficoltà che gli occhi hanno per sbirciarci dentro.
(mi sono lasciata prendere la mano?)

Anonimo ha detto...

No..no..a questo punto... cosa vuoi che sia..
HV

Anonimo ha detto...

Dopo anni passati alla ricerca dell'uomo ideale Viola finalmente incontra Kevin ma scopre che sua madre Viola è una donna insopportabile. Viola, conduttrice di notiziari televisivi da poco licenziata, ha timore di perdere suo figlio ed è determinata a terrorizzare la sua nuova fidanzata trasformandosi nella peggiore delle suocere. Mentre Ruby, da molti anni assistente di Viola, fa del suo meglio per aiutare la donna a metter in atto i suoi pazzi progetti, Viola decide di passare al contrattacco.
Madre Viola

Anonimo ha detto...

Visto che sono stato tirato in ballo intervengo.
In fondo chi era Ismaele? un bastardo figlio "illegittimo" del Patriarca Abramo scacciato da quest'ultimo. Chi, in fondo, può capire meglio di lui le infinite diversità che animano il nostro pianeta? Io non ho da spiegare niente sul perchè mi piace Hrabal o Melville così come H.F. o altri. Mi piace e basta. Ognuno di noi legge e "interpreta" le parole che legge secondo la propria cultura che è data da quello che ha studiato e/o vissuto. Quindi, per me, ben vengano Hrabal, Melville, Joseph Conrad, Manzoni, Verga, Ammaniti, Fante, Dick, Tozzi e potrei continuare per ore. E con questo finisco e torno al mio "otium" nantuckettiano.
Ismaele

Anonimo ha detto...

Ismaele s'è svegliato di cattivo umore...
HV

silviodulivo ha detto...

Capisco. Esser spinti a far qualcosa non è il massimo del piacere. Comunque la sua l'ha detta.

Anonimo ha detto...

Caro H.V. mi innervosiscono 2 cose (non la tua battuta che è veramente deliziosa): la brezza atlantica e le affermazioni assolute. Vedi caro H.F. non mi disturba il TUO giudizio che è lecito, mi disturba IL giudizio presentato come assioma perchè toglie ogni possibilità di discussione ("non sono riuscito a leggere per quanto era noioso"). A che serve allora un blog?
Per Florentina: oltre a un Hrabal sul comodino ho anche un Pellizza da Volpedo in cabina e un Morellino di Scansano in cambusa (ma questo penso che non ti interessi).
Ismaele

Homo Faber ha detto...

Se ho capito bene Hrabal è secondo Ismaele una lettura consigliabile. È un'informazione della quale terrò conto e per la quale lo ringrazio. Per quanto riguarda il punto seccessivo, non accetto invece l'osservazione. In un blog, o in qualsiasi forma di dibattito, se io dico "Melville è noioso" dovrebbe essere chiaro che si tratta di una mia opinione, senza che ci sia bisogno di precisare ogni volta "secondo me Melville è noioso". Allo stesso modo stranistranieri ha detto "Hrabal è meraviglioso" invece di dire che lo è secondo lei, ma ciò non dovrebbe precludere altri diversi commenti.

silviodulivo ha detto...

Madonna come è sempre serio e puntiglioso Homo Faber!

Anonimo ha detto...

Bih, che camurrìa!

Zizzania