lunedì 30 giugno 2008

San Salvi / 16

"La dismissione dell'ospedale di San Salvi non può né deve significare la dismissione della memoria di questo luogo di sofferenza proprio perché la memoria deve allontanare il ritorno del dolore tra queste pareti. La ricchissima biblioteca scientifica posta nella palazzina della direzione dovrà costituire il nucleo di partenza per costituire il Museo di San Salvi dove raccogliere strumenti di terapia, archivi e altro materiale relativo alle pratiche psichiatriche prima della revisione e successiva chiusura dei manicomi"
"La dismissione psichiatrica in corso evidenzia il rischio di della dispersione del materiale, ma soprattutto della memoria delle pratiche di cura psichiatrica. Si prevede la ristrutturazione di parte di un padiglione sanitario in prossimità della biblioteca per ospitare il museo, raccogliere il materiale di terapia, archivi e documentazione ancora presente nel complesso e ampliare la biblioteca. Va raccolto inoltre tutto il materiale di rilievo e progetto sviluppato sull'area"
"La costituzione di un museo di San Salvi permette di costruire un luogo per la conservazione della memoria degli strumenti, delle pratiche terapeutiche ma soprattutto della sofferenza che ha risieduto in questo luogo di vita di una società segregata."
"Importo lavori: lire 500 milioni.
Finanziamenti: comunitari.
Tempi di realizzazione: 1 anno"
tratto da "Progetto Pilota Urbano, Riabilitare San Salvi", Comune di Firenze, aprile 1996

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Se siamo stanchi, diciamolo. Si può capire, il caldo ci sfianca. Mettiamoci le pecorelle, scriviamoci "Intervallo" e arrivederci in autunno. Cosa vuol dire questo post? Si parla di un progetto del '96, a che punto è? E'stato cancellato? Son finiti i soldi? E'ancora in piedi? E' stato rifinanziato?
(Pensare di fare qualcosa in Italia con cinquecento milioni è cosa al di fuori della Grazia Divina, giusto a Bruxelles potevano abboccare). Insomma, il D'Olivo ci faccia sapere qualcosa.

silviodulivo ha detto...

O madonna! Non è chiaro? Vuol dire che c'è una (buona) idea, c'è un progetto, c'è un finanziamento, c'è un tempo fissato (1 anno) e dopo 12 anni siamo ancora qua, e nessuno ha fatto nulla, e non se ne parla neanche, m'è toccato ritirarla fuori a me su questo miserimmo blog la storia del museo della memoria

Anonimo ha detto...

Interessanti queste notizie sull'ex Ospedale psichiatrico di S. Salvi. Mi chiedevo: ma per chi era di famiglia agiata e soffriva di disturbi mentali, c'era a Firenze una struttura privata che poteva prendersene cura o tutti finivano a S. salvi?

silviodulivo ha detto...

Non mi risulta, non ne ho trovato traccia nelle leture che ho fatto. Come ho detto in san Salvi/13 i ricchi avevano alcuni privilegi, ma non credo che ci fossero strutture private. Per un certo periodo è rimasto aperto un altro ospedale psichiatrico, Castel Pulci, in cui ha soggiornato a lungo Dino Campana (fu ricoverato a San salvi solo per un mese)

Anonimo ha detto...

La ringrazio per intiresnuyu iformatsiyu

Anonimo ha detto...

necessita di verificare:)

silviodulivo ha detto...

Sì, ora verifico, ma che devo verificare? che lingua è?